ci prepariamo per Halloween

oggi mi sono organizzata per preparare i biscottini per Halloween. 

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ho preso la ricetta da Giallozafferano – Biscotti teschio 

Per colpa o per merito della scuola, anche Valentina si è entusiasmata a questa festa e per forza di cose mi devo far coinvolgere. 

Non posso non darle retta su questo argomento, cerco solo di non cadere nella trappola del consumismo che ha fatto riempire tutti i negozi di gadget e simili. 

io con questi biscottini e con la storia di Jack penso di aver dato il mio giusto contributo all’aspetto laico e ludico di questa festa. tempo ci sarà per approfondire altri aspetti. (http://occhiditerra.wordpress.com/2013/10/30/la-sacralita-di-halloween)

il giorno dei Santi vorrei invece riuscire a sensibilizzarla su questa festa più nostra e forse più reale. 

la prima volta in biblioteca

oggi siamo andate in biblioteca…la mia, quella in cui ho preparato interrogazioni su interrogazioni.

Vale era emozionata. entrare in quella stanza piena di libri, con ragazzi che leggevano e studiavano, adulti che leggevano il giornale; tutti che la guardavano e sorridevano nel vederla e lei che timidamente sorrideva a tutti.

Nella stanza dei bambini abbiamo trascorso almeno un’ora. Purtroppo non ci sono molti libri, soprattutto per la fascia di età di Valentina ( 4-5 anni). la letteratura per l’infanzia non è ancora molto amata in biblioteca.

Siamo cmq uscite con 3 libri; due per lei ed uno per me.

Lei si è presa le Favole originali dei Fratelli Grimm (non riusciamo proprio a staccarci dalle principesse) più un libricino della serie I battelli a Vapore. Io ne sono uscita con un giallo.

La crisi si combatte (o si accentua-dipendedaipuntidivista) anche così.

 

dalle domande ambigue alla verità

le domande di quel giorno non erano finalizzate a sapere come stavo o non stavo.

avevano già deciso il mio futuro.

giovedì si è presentato con il suo abito grigio, il fare baldanzoso, borioso ed arrogante e con la sua faccia di chi non può fare altrimenti. Lui, il direttore industriale, in realtà un tagliatore di teste, ha lanciato le sue sentenze: f fuori, fuori, fuori. non mi servi più, sei brava ma nel posto sbagliato, potresti venire al nord cambiando in un attimo il tuo mondo ma conservando un posto di lavoro per il quale sono anni che vieni insultata. Io sono rimasta di sale, non ho detto una parola, immobile…avrei solo voluto ridergli in faccia e sputargli addosso tutto il mio disprezzo.  Poi tutta una serie di chiacchiere finalizzate a nn so che cosa; domande su domande, ipotesi di come farmi continuare a lavorare perchè io servo, io sono brava ma l’azienda deve chiudere e si devono abbattere i costi.

e lei, che mi accarezzava con   le parole e con gli sguardi; “cercherò di salvarne 7 invece che 6 e così magari rientri” ed  intanto pensava al padre che al mattino aveva avuto un attacco ischemico, al fidanzato che non le rispondeva al telefono, e alla camicia troppo lunga.

ORa aspetto quella lettera…che questa storia si chiuda perchè da 3 anni e più è  il mio inferno.

dopo 11 anni forse è ora di cambiare

“E poi…è primavera” di Julie Fogliano e Erin E.Stead, Babalibri

molto carino e da prendere assolutamente per Vale .

Libri e Marmellata

primaveracopCi sono albi che incantano per la loro mitezza, per la grazia e il garbo con cui si presentano e per come sanno svelare, lentamente, i loro tesori, fatti di immagini, di suggestioni, di richiami e di piccole e delicate accortezze, sovente anche divertenti, che si manifestano via via, ad ogni nuova rilettura.

Uno di questi è indubbiamente “E poi…è primavera” di Julie Fogliano, illustrato dallo squisito tratto di Erin E.Stead ed edito in Italia da Babalibri.

Un racconto lieve e lineare, pacato e paziente, come il tema stesso richiede, della semina e dell’attesa della nascita delle piccole piantine.
Una storia fatta di poche parole ma che sapientemente scandisce fasi ed emozioni, trepidazioni, gioie e piccole delusioni, di un lavoro di cura e di impegno, nel quale i tempi della natura vengono ascoltati e non, come altrimenti accade, forzati dalle necessità umane.

C’è un bimbo riccio e occhialuto, che induce…

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muffin banana e cocco

domenica pomeriggio, voglia di dolci, due banane nere, dolci senza latte costosissimi, un pò di tempo e un pò di voglia …..ecco che ho provato a fare qualcosa ispirandomi al blog di Sabina http://duebiondeincucina.blogspot.it/2013/01/muffin-alla-banana-e-cocco.html

con qualche variazione

Ingredienti per 12 muffin:
250 g di farina
50 g di cocco disidratato (quello per biscotti)
3 banane molto mature (io ne ho messe solo due)
100 g di zucchero di canna (io muscovado) – io ho messo zucchero bianco 
60 g di burro fuso  – io ho meso olio evo
2 uova
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio – io ho messo il cremor tartaro 
un pizzico di sale
(qualche cucchiaio di latte per ammorbidire l’impasto se fosse troppo asciutto) – io ho usato latte di riso 

In una terrina amalgamate le banane schiacciate con una forchetta, le uova e il burro fuso.
In un’altra scodella mescolate tutti gli altri ingredienti secchi come farina, cocco, zucchero, lievito, bicarbonato, sale e versate il composto di banane amalgamando bene fino ad ottenere un composto omogeneo. io questo passaggio non l’ho fatto, ho mescolato tutto insieme nella stessa terrina. 
Trasferite a cucchiaiate l’impasto negli stampini da muffin dove avete messo precedentemente i pirottini di carta o carta forno.
Cuocete nel forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti finchè i muffin sono dorati.
Per verificarne la cottura fate sempre la prova stecchino che deve fuoriuscire asciutto.
risultato? buonissimi!

oggi- corpus domini –

piccoli appunti domenicali su cui riflettere nei prossimi giorni. un tentativo per non lasciare che la messa rimanga un momento isolato e finalizzato a se stesso. 

non so se riuscirò a portarlo avanti, non so se ha un senso, ma ci voglio provare. 

tre punti su cui riflettere in settimana:

1) eucaristia come momento di ringraziamento e di lode reciproco; 

2) eucarestia come momento in cui si accetta il Signore, lo si cerca e si chiede di essere trasformati in lui; atto volontario e consapevole da non dimenticare mai. ricordarlo nel momento della comunione

3) eucarestia come momento di condivisione e di donazione; farsi eucarestia, donarsi agli altri e momento di unione. la moltiplicazione dei pani e dei pesci- i doni del Signore si moltiplicano quando il Signore è in noi e anzi avanzano—le 12 ceste. 

 

come cresce – verso i cinque anni

cercare di capire come cambia…. tra un anno voglio aggiornare la scheda.

4 anni e 7 mesi 

non sa scrivere se non il suo nome  maggio 2013 077

non sa ancora sommare e sottrarre e riconosce i numeri solo fino a 10 

inizia ad interessarsi all inglese e allo spagnolo —ma già traduce. ha perso la spontaneità 

E’ puntigliosa e petulante—-e si ricorda tutto e rimprovera se non si fanno bene le cose. 

legatissima al padre e ha sviluppato il concetto della mancanza delle persone.il senso della nostalgia – mi manca nonna, mi mancano le amiche, mi manca papà etc  e si vergogna delle proprie emozioni. cioè non le piace raccontare quello che prova. non pensavo potesse gia provarlo 

Sa sognare? non lo so. a volte si sveglia raccontando strane cose ma non so se sono sogni o fantasie. 

Non sa distinguere oggi, ieri e domani e fa un mix incredibile nelle sue storie. è molto divertente. 

fa i collegamenti tra le cose che raccontiamo, inzia a capire il concetto di causa ed effetto e la conseguenzialità delle azioni che raccontiamo; partecipa alle conversazioni con suoi interventi – a volte sensati a vlte meno – ma che indicano un desiderio di partecipare al discorso. 

Tutto sta cambiando—la bambina che abbiamo lentamente sta cambiando verso una bambina grande ….e già mi manca …devo dire la verità 

festa della mamma

citando un post…” Guardo mia figlia e sono felice. Ringrazio Dio di avermi donato una creatura come lei. Fragile ma tosta, delicata ma coraggiosa (:::)
E allora auguri a me, alla mia mamma, alla mamma di mio marito (che ci guarda da lassù) 
Auguri alle mamme delle mamme.
Auguri alle mamme che hanno bimbi sulla terra e quelle che hanno bimbi in cielo.
Auguri alle mamme che ancora non hanno incontrato il loro bimbo.
Auguri alle mamme ( specialissime) che forse non lo incontreranno mai.
Auguri alle mamme che per le circostanze della vita, sono costrette a crescere i loro figli da sole.
Auguri alle mamme che vivono coraggiosamente situazioni di malattia o disabilità dei loro bambini…… 

auguri a me che ancora vivo con forti di sensi di colpa i’essere figlia ma anche l’essere madre, sentendomi sempre inadatta e sempre insufficiente ….