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le riflessioni di fine anno (altrui) che più mi sono piaciute

Nel mezzo del cammin tra l’anno che viene e l’anno che va 
eccoci qua a ragionar della speranza che non si sa come sta!
Se per l’anno nuovo ci si augura un pò d’abbondanza
Quello vecchio ci lascia solo malacreanza
Che come l’arroganza
Non va mai in vacanza.
In queste ore di passaggio annuale
Si spera in un miglioramento epocale
Che porti il bene e non il male
Ma il retrogusto è sempre spettrale.
In questi tempi di crisi che hanno spento i sorrisi
C’è chi fa rimbalzare sui nostri visi 
Pensieri malvissuti e intrisi 
Di una meschinità che sembra una danza
Del nuovo che avanza 
Come il vecchio senza sostanza.
Logorroici Oratori televisivi fanno sempre lo stesso discorso
Come se uscissero da un pronto soccorso
Dove l’urgenza è stabilita
Con indecenza
Usando la convenienza 
Per anestetizzare la realtà.
Ma poi imprevedibile spunta la verità
Che nessuno spumante truccherà
Nessun pandoro addolcirà 
Nessun panettone cambierà.
Molti cosiddetti pensatori
Son solo giocatori
Che cercano gli allori
Di una ipocrisia che offende i valori.
Ma la verità ci rimanda un’umanità piena di dolori
che detesta gli improvvisatori
E al proprio fianco vorrebbe i migliori
Quelli che sanno parlare ai cuori
Che fan crescere le persone come si fa coi fiori
E magari non smettono di essere anche sognatori.
Son quelli che pensano al futuro come un’arcobaleno
Che non dura solo un baleno
Son quelli Che combattono i mascalzoni
e gli arrampicatori
Che fanno della loro convenienza 
L’unica forma di benficenza.
Lucio cantava:l’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Come…non si sa
E nessuno si sta preparando
caro Lucio,questa è la novità.
In queste ore di limbo tra l’anno che viene e quello che va
La speranza si deve accendere come un fuoco per chiunque ovunque sta.
Papa Francesco ha detto con voce limpida:
Non fatevi rubare la speranza
E nel suo pensiero c’è una luce che non è mai abbastanza
La bellezza che salverà il mondo sembra lontana da qua
Ma bisogna crederci,persare che un giorno arriverà
E con passo leggero ballerà 
Anche con la disperazione della pietà
Trasformando perfino un ballo liscio..in classicità.

Mollica – 28.12.203 

2013 o 2010 ? quando ti accorgi di non evolverti

due anni fa scrissi questo:

1 gennaio 2011

Non ho fatto bilanci seri né propositi seri. Il 2010 forse mi ha insegnato a vivere un po’ alla giornata. Ritengo non sia una cosa molto produttiva perché si ottiene molto di meno ma quando progetti e progetti e nulla va a buon fine, allora – forse – è meglio smettere e vedere come vanno le cose. Per me è una forzatura, ma ora è meglio così. Del resto il bilancio – anche senza un approfondimento adeguato – l’ho fatto ed è più negativo che positivo: in cassa integrazione da febbraio, una vita nuova da gestire senza mio padre, due aborti, una madre di difficile carattere, un marito perennemente in crisi che non sa cosa vuole dalla vita, che non mi capisce e che non riesce a fare nulla senza di me (Vedi crisi totale nel rapporto di coppia), amici quasi inesistenti….

Propositi per il futuro: non ho il coraggio perché la vedo nera…nera nera.

Cerco di godermi l’unica cosa bella del 2010, ossia la mia Vale, il tempo con lei ed il fatto di potermela crescere giorno per giorno. MA le soddisfazioni di mamma non sono quelle di donna. Da non dimenticare. “

 

rileggo queste righe e mi dico che potrei averle scritte oggi. 

Tutto identico. Ho solo imparato a gestire la vita senza mio padre e nel frattempo ho definitivamente archiviato l’idea di un secondo figlio. Nessun miglioramento….anzi, nel frattempo ho perso il lavoro e mi trovo a vivere in una precarietà che mi blocca per quanto mi spaventa. 

ho talmente paura del futuro che non vorrei neanche che finisse questo merdoso 2013. 

spero solo di salvarci…non tanto per me ma per la mia Vale. 

 

Natale …..

vorrei avere una stampante che funziona, 

vorrei un pc wireless, 

vorrei tre chili di meno 

vorrei più amiche 

vorrei un’amica vicina

vorrei una mamma con cui poter parlare 

vorrei riabbracciare mio padre

vorrei un marito che mi è vicino 

vorrei il folletto

vorrei il bimby

vorrei qualcuno che usi il folletto ed il bimby al posto mio

vorrei un lavoro

vorrei un lavoro alle mie condizioni

vorrei non aver bisogno di un lavoro ed essere serena

vorrei dormire

vorrei non avere sonno 

vorrei trascorrere più tempo con mia figlia, 

vorrei trascorrere tempo di  qualità con mia figlia, 

vorrei ridere ed essere serena, 

 

 

superata la soglia dei 40 screening ….

è da maggio che dovevo farlo e finalmente ci sono riuscita. sono andata a prendere appuntamento per fare eco e mammografia ieri e mi hanno infilata per oggi. meno male perchè sarebbe passato un altro mese e chissà se ci sarei andata. 

questa mattina ero sveglia dalle cinque. la paura era tanta. se fosse uscito qualcosa la mia vita, la nostra vita sarebbe cambiata di nuovo….

invece tutto è andato bene ed io ho tirato un sospiro di sollievo. prossimo appuntamento anno prossimo con ecografia, tra due anni mammografia.

 

ci prepariamo per Halloween

oggi mi sono organizzata per preparare i biscottini per Halloween. 

Immagine

ho preso la ricetta da Giallozafferano – Biscotti teschio 

Per colpa o per merito della scuola, anche Valentina si è entusiasmata a questa festa e per forza di cose mi devo far coinvolgere. 

Non posso non darle retta su questo argomento, cerco solo di non cadere nella trappola del consumismo che ha fatto riempire tutti i negozi di gadget e simili. 

io con questi biscottini e con la storia di Jack penso di aver dato il mio giusto contributo all’aspetto laico e ludico di questa festa. tempo ci sarà per approfondire altri aspetti. (http://occhiditerra.wordpress.com/2013/10/30/la-sacralita-di-halloween)

il giorno dei Santi vorrei invece riuscire a sensibilizzarla su questa festa più nostra e forse più reale. 

“E poi…è primavera” di Julie Fogliano e Erin E.Stead, Babalibri

molto carino e da prendere assolutamente per Vale .

Libri e Marmellata

primaveracopCi sono albi che incantano per la loro mitezza, per la grazia e il garbo con cui si presentano e per come sanno svelare, lentamente, i loro tesori, fatti di immagini, di suggestioni, di richiami e di piccole e delicate accortezze, sovente anche divertenti, che si manifestano via via, ad ogni nuova rilettura.

Uno di questi è indubbiamente “E poi…è primavera” di Julie Fogliano, illustrato dallo squisito tratto di Erin E.Stead ed edito in Italia da Babalibri.

Un racconto lieve e lineare, pacato e paziente, come il tema stesso richiede, della semina e dell’attesa della nascita delle piccole piantine.
Una storia fatta di poche parole ma che sapientemente scandisce fasi ed emozioni, trepidazioni, gioie e piccole delusioni, di un lavoro di cura e di impegno, nel quale i tempi della natura vengono ascoltati e non, come altrimenti accade, forzati dalle necessità umane.

C’è un bimbo riccio e occhialuto, che induce…

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festa della mamma

citando un post…” Guardo mia figlia e sono felice. Ringrazio Dio di avermi donato una creatura come lei. Fragile ma tosta, delicata ma coraggiosa (:::)
E allora auguri a me, alla mia mamma, alla mamma di mio marito (che ci guarda da lassù) 
Auguri alle mamme delle mamme.
Auguri alle mamme che hanno bimbi sulla terra e quelle che hanno bimbi in cielo.
Auguri alle mamme che ancora non hanno incontrato il loro bimbo.
Auguri alle mamme ( specialissime) che forse non lo incontreranno mai.
Auguri alle mamme che per le circostanze della vita, sono costrette a crescere i loro figli da sole.
Auguri alle mamme che vivono coraggiosamente situazioni di malattia o disabilità dei loro bambini…… 

auguri a me che ancora vivo con forti di sensi di colpa i’essere figlia ma anche l’essere madre, sentendomi sempre inadatta e sempre insufficiente ….

 

e tra 30 minuti sono 40 …..

considerando che sono nata alle 24:20 circa ci sono quasi. 

non so cosa pensare. mi dispiace lasciare i trenta. e’ come se si chiude una porta ed io lasciassi per sempre dietro di me quell’aria …nello stesso tempo domani sarà come oggi solo con un colore nuovo e qualche regalo in più. spero che domani vada tutto bene, la festa, gli amici, il pranzo, i regali … non sono abituata ad essere festeggiata e mi sento in imbarazzo, in colpa di troppo….faccio la festa perchè gli altri hanno insistito non perchè io fossi convinta. 

dentro di me in questi giorni girano pensieri di bilanci e di progetti; ma cerco di farli andare via . non sono molto positivi ed esaltanti. 

che i 40 siano portatori per me di salute, fiducia e  sicurezza in me stessa. penso che ne avrò bisogno .